Presentare l’azienda attraverso un video è come poter stringere la mano del cliente, o di qualcuno che può diventarlo, è un contatto fisico e attiva gran parte dei nostri sensi, la nostra parte emotiva e il subconscio, in una parola: attrae.
Per arrivare a questo, la gestione dei vari livelli dei contenuti deve essere diretta con abilità e seguire un buon piano strategico: il ritmo del video, le parole, le inquadrature, i movimenti di macchina, la musica devono lavorare insieme per trovare l’armonia giusta e per colpire la curiosità e l’interesse di chi ci sta guardando.
Curiosità e interesse sono elementi che il nostro video deve nutrire per suscitare nell’utente la voglia di tornare a seguirci. Creare una storia intrigante, emozionante, e legarla a una nuova puntata che svelerà nuovi dettagli è ciò che mantiene affezionato l’utente. Anche un buon romanzo non può prescindere da questo, pagina dopo pagina. La serialità infatti è il campo adatto a stringere rapporti duraturi. La serie tv infatti è un format da sempre vincente. Essere immersi ogni giorno in qualcosa che ci interessa, che ci piace, che ci adula e di cui non ne abbiamo mai abbastanza è un buon sostentamento per la mente e per lo spirito.
Dal punto di vista strategico le serie hanno un’organizzazione interna del testo (la sceneggiatura) tanto abile da stimolare appunto la necessaria curiosità di chi attende evoluzioni della storia ma cerca anche quegli elementi ripetitivi che sono la caratteristica di un linguaggio o di una storia riconoscibile e che garantisce continue sorprese, continui colpi di scena, nuove informazioni, crescenti emozioni, quindi coinvolgimento, talvolta immedesimazione, empatia, mai nessuna delusione.
Chi negli anni ’80 era bambino o ragazzo non avrà dimenticato i telefilm del tardo pomeriggio né l’appuntamento delle 16.00 con i cartoni animati. Chi non ha amato Love Boat, Hazzard, A-Team, Dallas o Dynasty? Telefilm apripista per le attuali serie tv e serie web che oggi riescono a raccogliere grandi budget, la presenza dei migliori attori del cinema e storie davvero imperdibili.
Il format della serie insomma non ha mai subito un declino e i motivi che abbiamo svelato ci possono confermare che anche noi in qualche modo ne abbiamo subito il fascino qualche volta. Questo effetto sull’attenzione, tanto difficile da creare oggi con altri strumenti, ha coinvolto anche il linguaggio delle aziende, i cui video istituzionali stanno lasciando il passo a un format che traduca qualcosa di più, che sia più “sentimentale” e che adotti la grammatica delle emozioni, in cui obbligatorio diventa essere sinceri. Anche per questo i nuovi format video per le aziende vengono tanto apprezzati. Il video non è più una facciata fittizia e costruita per piacere ai nostri interlocutori ma una volontà di parlare in modo schietto di sé, della propria storia, nella condivisione di esperienze umane che hanno il grande merito di avvicinare le orecchie alle parole e ispirare l'apertura verso un’empatia che è lo stato vitale necessario per rendersi credibili e agevolare la comprensione.
Una serie realizzata per sostenere i valori dell’azienda (da poter diffondere nel web) è quanto di più inconfutabile se si lascia parlare la gente che ci lavora, se si ascolta la bellezza delle loro parole, la forza dei desideri e delle loro intenzioni che spesso hanno origini da un passato di cui abbiamo sempre nostalgia.
Ci sono aziende e aziende, stili e temi differenti, ad esempio per la comunicazione nel periodo natalizio, la scelta di PRADA è stata una serie di cinque cortometraggi dal titolo “THE POSTMAN’S GIFT” con protagonista Elijah Wood (Frodo ne “Il Signore degli Anelli) e più di lui la borsa “Prada Galleria”, l’iconic bag della nota casa di moda italiana. Con un tono ironico surreale, il desiderio, il piacere e la conseguente soddisfazione costruiscono il tema della serie:
In vetrina, ph_Francesca Tilio