L'uomo dal becco giallo

  • Riprese e montaggio: Federica Biondi
  • Musica: “Dark Side of your Heart" by Jeris featuring Admiral Bob (admiralbob77)
  • Produzione: 99 Million Colors.
  • Anno: 2014
  • Documentario
Carlo Cecchi è un animale, un predatore calmo. Carlo Cecchi è il figlio di un’ispirata improvvisazione. Carlo Cecchi è un pinguino dal becco giallo. Carlo Cecchi è un pittore e un uomo fedele alla libera concezione del sé.

È un’affermazione e una smentita, se l’affermazione non lo convince fino in fondo. È un sillogismo ricamato in punti fioriti di ironia. È ciò che viene prima di una realizzazione strutturata, senza per questo essere un’anticipazione. Il tempo non ha nulla a che fare con Carlo Cecchi, perché il suo tempo è compresso, intendo il tempo che lui vede oltre a quello che vive. Il tempo è un’unità, ha forma di biscotto regolare, comincia e finisce in un morso, in una linea curva uguale sia nello spazio occupato che nello spazio non occupato. Carlo Cecchi e il tempo sono dimensioni verticali. Ogni linguaggio parte da una superficie e spesso ci si ferma senza altre velleità, dice. Carlo Cecchi è un concetto concatenato, ma pur sempre uno, infinito come un rullo di carta da disegno che non limita il gesto ma lascia che sia il gesto a decretare il limite. Limite e confine. Confine e scambio, conversazione e compenetrazione. Il confine è fondamentale. Senza confine non esiste l'incontro, quello spazio in cui è possibile l'amore o meglio la distanza, una misura dell'assenza che ne crea l'illusione. Carlo Cecchi è un suono ironico, una sponda della realtà in cui tutto è talmente sincero e vivido che sembra rappresentazione. E la rappresentazione intrattiene con abilità retorica meglio della vita. Carlo Cecchi è l’inganno, l'immaginario che scava tra ciò che capisci e quel che non cogli del suo mondo. Carlo Cecchi non è un intellettuale perché non vuole esagerare.